Superficie Tempo 29

Superficie Tempo 29

E poi c’è una strana “forma” installata all’interno di un’altra tela rivestita da vecchie e dense lamiere arrugginite (residui di vecchi macchinari), una di quelle forme che i ciabattini possedevano per cucire le scarpe o restituire la giusta forma a scarpe ormai (appunto) de-formate, e quando a noi viene la curiosità circa l’origine di quello strano “pezzo” di legno, Arturo Ianniello ci risponde che non è altro che uno dei tanti oggetti da lui ritrovati e che non poteva essere altrimenti, che senso avrebbe avuto infatti costruire oggi un qualcosa che ha il suo senso inscritto nella sua vecchia struttura e funzione? Ci tiene a sottolineare che tutto ciò che trova spazio nella sua arte è qualcosa che ha una propria storia naturale, un proprio passato sconosciuto. Che poi, come ci suggerisce, la cosa più affascinante è che intorno a quella “forma” chissà quante volte un ciabattino si è punto il dito o ha vissuto chissà quali emozioni o pensato a chissà quali cose. Perché è questo il senso di questa esposizione, non tanto cercare il gesto unico che fa l’artista solitario e che dimora nelle lande dell’arte per l’arte, qui si tratta invece di mettersi in discussione e di mettere in discussione l’intero gesto artistico, si tratta di un lavoro di scavo archeologico ma che non vuole restituire l’oggetto nel suo senso e nella sua funzione pura e semplice, pura ricerca e ricostruzione, ma proprio attraverso il gesto artistico ri-situarlo, ri-costruirlo, ri-formularlo per renderlo esperienza condivisa e richiamo a un passato che è già sempre la forma del nostro presente e attesa del nostro futuro.

 

da "Secret Alphabet"galleria  1 opera

gennaio 2013   napoli