Davide Mariani

Arti Visive
Fotografia
Musica Elettronica
Video & Sound Art
Davide
Mariani
Città
Serrenti
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Medio Campidano
Età
25
Profilo

Davide Mariani, nato a Cagliari (IT) il 3/10/1998.

Nel 2022 si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Sassari. Attualmente vive a L'Aquila, frequentando il biennio specialistico Arti Visive all’Accademia di Belle Arti. Operatore culturale presso l’Associazione SUONA di Serrenti. Nel 2022 partecipa al bando di residenza d'artista Frees presso lo Studio Terzomolare di Cagliari curata da Paolo Carta e Cristina Meloni, sempre nello stesso anno partecipa a Trameuropee, progetto di interscambio tra Italia e Macedonia del Nord, realizzato dall'associazione Ottovolante Sulcis APS S in partenariato con la Makedonida Foundation (Skopje), cofinanziato dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) . Il suo lavoro si avvale di molteplici approcci, tra cui pittura, fotografia, installazione, video e la performance.

La sua ricerca artistica ruota attorno al cammino come indagine di se stessi nel paesaggio, quel paesaggio caro all'artista in quanto autobiografico. Egli, infatti, ha cominciato a percorrere a piedi, con cadenza variabile, una serie di itinerari che, solitamente, copre in autobus o che frequenta molto spesso. Sono viaggi che attraversano la Sardegna meno seducente e lontana dai tracciati turistici; zone spesso desolate e segnate dall’entropia, ridotte alla mera funzionalità di transito. Una mappatura incerta e incompleta, una prova di forza e resistenza, sia fisica sia emotiva, che mette in crisi le consuetudini percettive e i tradizionali parametri spazio-temporali del viaggio. L’ingaggio con il territorio è privo della distanza di sicurezza offerta dall’autobus, e si fa fisico, empirico, tangibile. La fatica e il rischio della propria incolumità - camminando ai limiti di strade a grande percorrenza - trasformano il semplice spostamento in un pellegrinaggio laico e solitario, una ricerca di Sé sofferta e a tratti pericolosa. Si tratta dunque di rivivere, constatare, toccare attraverso il confronto fisico quel territorio "autobiografico".