MAREin-finito

MAREin-finito

MAREin-finito

Domenico Carella

 

Partendo dal titolo “M A R Ein-finito” del lavoro si intuisce il suo significato.

Mare infinito – Mare finito – Mare: l’essere e il nulla.

Questa opera non rappresenta ma si presenta come rapporto fisico e intimo, esterno\interno – dentro\fuori – visibile\invisibile … tra noi e il mare.

Ho voluto scavare dentro il mare per arrivare-trovare l’essenza, la memoria.

Questa dualità si annulla, si concretizza con il mare…

 

Mare come universo come veicolo – traghetto, scambio, percorso… tragitto per l’incontro, comunicazione tra popoli e culture.

Un mare in-finito, un da percorrere, contenuto in una scatola “assente” che si annulla con l’ambiente riflesso, risucchiato, per poi essere espulso, esternato “telo” per trasmettere e comunicare il suo essere “mare blu”.

Mare come linea di collegamento, linea di dialogo.

Scatola come viaggio che si rinnova di luogo in luogo.

Scatola come oggetto, veicolo di scambio, non è un pezzo di mare, ma un vero e proprio tragitto – sentiero – percorso.

Può mai finire la comunicazione?

Può mai finire il mare?

Mare come ponte immaginario, il ponte dei ponti

Mare: passione che sgorga dalla scatola come bisogno di moto, di mutazione continua nel “tempo e spazio”.