L'Alba del Terzo Giorno
L'Alba del Terzo Giorno
L’Alba del terzo Giorno
Il tema è la Resurrezione di Cristo, vista all’atto dell’uscita dal Sepolcro.
Il contrasto è fra l’oscurità della tomba, resa da una zona di nero assoluto sulla destra, e il bagno di luce all’esterno che rendono i tratti scolpiti dal chiaroscuro.
Lo scenario, parte integrante dell’ opera come evidenziato dal titolo, è l’alba su un paesaggio palestinese, un lago circondato da monti, cui si rivolge il volto sereno e rilassato, arricchito da un leggero sorriso, ma ancora segnato nei tratti per l’assenza precedente di luce.
Gli occhi, ancora chiusi, tuttavia contemplano l’orizzonte, il gioco delle mani interagisce col paesaggio: la mano destra, poggiata delicatamente sulla pietra del sepolcro, è resa corporea dalla insolita posizione delle dita piegate dall’attrito sulla superficie del macigno, inoltre pare aprire un sipario sulla Terra, ed esserne l’origine; a sua volta la mano si “irradia” dalla bocca, il Verbo che crea; la mano sinistra entra da basso nella scena, salendo come una spirale e continuandosi nella vegetazione saliente, è una mano che suscita e risveglia la vita. Tutti questi elementi danno un forte accento alla natura divina di Gesù, nell’atto supremo della Sua affermazione come Figlio di Dio, la Resurrezione.