Gabriella D'Ambrosio

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Fotografia
Grafica E Illustrazione
Musica Classica E Contemporanea
Gabriella
D'Ambrosio
Città
Torre del Greco
Provincia
Napoli
Età
41
Profilo
Nasce e vive a Torre del Greco [Na], sin da bambina manifesta un interesse per il disegno, i colori e l'arte in genere. Si diploma all'Istituto Statale d'Arte come orafa, ma preferisce definirsi "autodidatta" in materia di disegno e colorazione grazie all'esercizio costante che le ha permesso nel tempo di acquisire le nozioni che nessun insegnante le ha fornito. Pur amando le tecniche tradizionali, recentemente ha sviluppato una vera passione per la "pittura digitale". Sin dall'adolescenza conduce un'esistenza travagliata, caratterizzata da lunghi periodi di degenza in ospedale e allettamenti a causa di una malattia che la vede costretta sulla sedia a rotelle, e in quelle circostanze la sofferenza non ha lasciato spazio al disegno, tant'è che è stata anni completamente bloccata artisticamente parlando. E' nel 2009, dopo l'ultimo pesante ricovero che oltre all'abbatterla psicologicamente la cambia nel profondo, che allestisce la sua prima mostra intitolata "Per...corso", dove espone in un unico calderone quadri a tecniche miste, senza criterio alcuno, con lo scopo di avere una spinta a ripartire come artista. E questa non tarda ad arrivare. Infatti nello stesso anno, contemporaneamente ad un cammino di ripresa, decide di raccontare la sua esperienza di rinascita attraverso una seconda personale, la prima in pittura digitale, dal titolo "...Morale della favola?" dove espone una serie di 12 illustrazioni dedicate al 'prima e dopo' di 6 celebri fiabe. Da qui il suo stile inizia improvvisamente a prendere forma, i colori accesi rimangono una costante, ma il tratto si fa più deciso e a volte disordinato, simbolo di una personalità forte e allo stesso tempo insofferente. Infatti un occhio attento percepisce nelle sue opere una certa tristezza di fondo, spesso negli occhi delle sue creature, nonostante la vivacità del colore, ed una grande voglia di evasione e libertà. Non a caso i suoi soggetti preferiti si ispirano alle fiabe e ai racconti che legge, un'altra sua grande passione. Chi la conosce personalmente addirittura riconosce nella fisionomia dei suoi personaggi delle caratteristiche del suo viso. Alla personale si sussieguono una serie di collettive, la più importante in Giappone, che riscuotono un discreto successo, tant'è che iniziano ad arrivare così anche delle commissioni. Conosce Frida Kahlo e si innamora non solo dell'artista, ma anche della donna, tant'è che diventa il suo modello. Con lei condivide la sofferenza e si rivede nel suo coraggio, nella sua tenacia e determinazione, la stessa che conduce Frida ad una sua personale con tutto il letto, non potendosi più alzare. La frase «Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere.» diventa il suo motto. Attualmente lavora ad una serie di progetti personali.