Ivana Bukovac

Arte Pubblica
Arti Visive
Scrittura
Ivana
Bukovac
Città
Marostica
Nazione di nascita
Serbia
Provincia
Vicenza
Età
40
Profilo

 Nella ricerca artistica di Ivana Bukovac, il concetto di memoria assume un ruolo da protagonista venendo a essere analizzato da più punti di vista a seconda del mezzo espressivo utilizzato.

Primo di questi è il rapporto tra il concetto di memoria e l’identità da cui da cui ne deriva la realizzazione di figure femminili che, attraverso elementi di natura simbolica, suggeriscono la chiave di lettura di un racconto di cui sono protagoniste. Tramite la loro fissità, le figure rappresentate, appaiono di dimensioni più grandi del normale quasi al limite della sproporzione, mentre l’espressione dei loro volti, spesso dura e austera, offre un’occasione per una riflessione in cui aspetti di una memoria passata talvolta inconsciamente rimossi, riaffiorano con una forza tale da non poter essere ignorati. Sempre in riferimento al rapporto tra Memoria e Identità, accanto a queste figure, si inserisce la realizzazione di oggetti in resina facenti parte del trascorso biografico dell’artista. Tali oggetti da un lato, nella loro materialità che rimanda alle sculture di ghiaccio, propongono, analogamente alla figure dipinte, la concezione di un ricordo che chiede attenzione con perdurante insistenza nonostante la fragilità del materiale di riferimento. Da un altro, nel loro rappresentare elementi come i fusi presentati nella loro funzione ambivalente di strumenti per tessere ma che possono anche ferire, esemplificano una quotidianità non sempre stabile. 

Questa concezione di quotidiana instabilità, trova maggiore attenzione nell’esecuzione di lavori site-specific in cui il concetto di Memoria viene analizzato nel suo rapporto con lo spazio in cui,in contesti del tutto alieni, vengono evocati ambienti caldi e accoglienti che diventano paradigmi di una quotidianità stabile e sicura. Tale situazione di sicurezza però, viene a essere destabilizzata dall’inserimento di elementi come fori di proiettili e proiettili stessi che, introducendo una situazione di pericolo, mostrano quanto la dimensione domestica, spesso intesa come unico rifugio, sia invece sottoposta a pericoli che ne minacciano quotidianamente la stabilità.

 Ultimo momentaneo atto di questa ricerca artistica, è infine rappresentato dalla riflessione sul rapporto tra la Memoria e le persone che fanno parte di essa e che trova la sua esemplificazione nei lavori all’uncinetto eseguito con capelli di persone diverse. Il capello, spesso usato nel quotidiano per provare l’identità di una persona, assume una funzione identificativa che può essere intesa come custode dell’individualità e dei ricordi ad essa collegati. Così, intrecciando capelli di persone diverse, si annodano insieme anche le loro identità che una volta unite, perdono il loro carattere individuale per diventare parti di un’identità del tutto nuova in cui le singole esperienze rimangono sotto forma di ricordi sospesi nel tempo.