Paesaggio (Costellazioni sul Mediterraneo)

Paesaggio (Costellazioni sul Mediterraneo)
Documentazione del lavoro.
Lo spazio, la luce, la forma, contribuiscono a determinare un paesaggio da uno stile più astratto e sperimentale a uno più poetico, legato alla rivalutazione della figura umana, compresi noi e la nostra anima, formati da particelle materiali dette atomi (letteralmente la parola “atomo” significa: “la cosa più piccola e semplice di tutte, ciò che non è più divisibile”).
Gli atomi nell’opera cadono incessantemente nel vuoto e di tanto in tanto si incrociano gli uni con gli altri, si uniscono e formano cose: alberi, stelle, corpi umani, anime, qualunque cosa. Dopo di che tornano a separarsi e riprendono a cadere fino a comporsi in nuove combinazioni. Quando gli atomi dei nostri corpi e quelli più fini e sottili della nostra anima (le monadi) si uniscono, cominciamo a vivere; quando si separano per effetto dello stesso caso che li aveva uniti, moriamo.
Nel mio lavoro tutta la realtà è composta da monadi, sorta di atomi spirituali, semplici, che non hanno estensione e dunque sono indivisibili. Ogni monade è diversa dalle altre e tutte sono state create direttamente da Dio, il quale è anche l’unico che può distruggerle. Le monadi sono come piccoli mondi completi e chiusi in sé stessi: non hanno finestre, cioè non comunicano tra loro, ma sono tutte coordinate e ciascuna di esse contiene dentro di sé la rappresentazione più o meno confusa (sono tutte diverse) dell’insieme dell’Universo. Un tale accordo è possibile grazie “all’armonia prestabilita determinata da Dio”. Le monadi spirituali si reggono su meccanismi materiali.
L’osservatore non è disturbato da immagini violente o sessuali esplicite, ma viene trasportato in un “particolare” spazio ambientale scenico che svela il mio animo che con energia cerca di catturare quella primigenia “essenza istintiva della natura”, così viva e palpabile; rintracciabile nella sua versione più pura nel mondo vegetale e animale. Per la genesi dell’opera prendo spunto dalle false immagini che ci circondano (foto, “frammenti” di riviste, rotocalchi, inserendo a un certo punto, lo scontro tra il vero significato del reale e la falsità che invece le immagini vogliono trasmettere; per far ciò, inserisco all’interno dell’immagine figurativa dipinta (utilizzando materiali a basso impatto ambientale: Carte, legno riciclato), tratti liberi, astratti, dripping, privi di ogni significato razionale, distruggendo in alcuni casi la figurazione nascente e lasciando spazio alla scoperta di una nuova immagine visiva, pulsante vita nuova.