Lavinia Longhetto

Arti Visive
Fotografia
Grafica E Illustrazione
Altro
Lavinia
Longhetto
Città
Motta
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Treviso
Età
38
Profilo
PORTFOLIO FOTOGRAFICO: http://phlavinialonghetto.weebly.com
PORTFOLIO ARTISTICO: http://artelavinialonghetto.weebly.com
Lavinia Longhetto nasce nel 1986 a Motta di Livenza, in provincia di Treviso.
Dopo aver conseguito la maturità classica/linguistica, supera gli esami di ammissione per entrare all’ Accademia di Belle Arti di Venezia, città a cui resta estremamente legata anche dopo gli anni di università.Iscritta al corso di Grafica d’arte, impara e si appassiona all’arte dell’incisione su zinco e legno e, successivamente, alla calcografia, sperimentando differenti supporti e materiali di copertura della lastra.Nel 2009 consegue la laurea triennale in Grafica d’arte scrivendo una tesi storico-grafica su Egon Schiele e sulle quasi sconosciute opere incisorie dell’artista viennese.Nel settembre del 2010 Lavinia partecipa ad un workshop artistico ad Alessandria d’Egitto, avente come tema il Mediterraneo, elemento chiave e di interrelazione culturale tra gli studenti delle rispettive Accademie di Venezia, Istanbul e Alessandria d’Egitto.Lavinia frequenta il biennio specialistico in Grafica d'arte e si laurea a pieni voti nel 2012: scrive una tesi estremamente dolorosa e complessa riguardante la violenza e gli effetti che questa ha sul corpo, sia dal punto di vista interiore che esteriore.Facendo un paragone tra il movimento espressionista tedesco e la contemporanea Body art, Lavinia trova il modo di unire arte e violenza in una reazione unica che poi dà vita ai suoi lavori, al corpo portato all'esasperazione e al momento sia precedente sia successivo all'atto violento.La violenza qui rappresentata è, in alcuni casi, molto evidente; in altri invece traspare.Diventa quasi invisibile in quanto non è più ferita corporea ed esogena, bensì endogena, intrinseca.Non più tattile ma mentale, interna all'anima, emozionale.Il disegno è il principale strumento d’espressione di Lavinia, e la fotografia, da lei sempre amata (ma poco approfondita), diventa negli anni una sorta di guida e processo di lunga sperimentazione che precede i suoi disegni.I soggetti di cui Lavinia si occupava durante il triennio erano ritratti e in particolare autoritratti, un aiuto a scoprire se stessa, il suo carattere, le sue emozioni.Durante il biennio sposta il proprio interesse e la propria poetica unicamente sul corpo femminile, mostrato mai per intero ma a pezzi, particolari, frammenti.Solo recentemente il corpo torna ad essere visibile dalla testa ai piedi.Trae ispirazione, nei suoi recenti lavori, dal pittore Francis Bacon, dal pluri-artistaArnulf Rainer e dalla fotografa Francesca Woodman.In seguito alla laurea, parallelamente ai disegni, ai dipinti e alle illustrazioni, abbandonando l'incisione per un lasso di tempo non definito, Lavinia decide di riprendere in mano la fotografia.L'apprezza, la studia e la sperimenta, abbandona l'idea di fotografia come guida ai disegni e inizia a scattare avvertendo un'emozione completamente nuova verso lo strumento.Avviene una sorta di trasferimento di passione, da un medium ad un altro: dal punteruolo di ferro all'apparato fotografico, dal "corpo" di zinco inciso con violenza, al corpo meccanico, più equilibrato, razionale, sicuramente più maturo.Il tutto avviene ma mai senza che Lavinia mostri (e dimostri) passione, comenei disegni, anche negli scatti.Tutt'ora Lavinia si dedica sia al disegno che alla fotografia.