Matilde Morselli

Nasce nel 1982 a Ferrara, città nella quale vive. Sceglie la fotografia come mezzo espressivo dopo aver compiuto studi nel campo della moda e del design. L’educazione all’immagine e lo studio dell’arte, hanno contribuito in maniera profonda alla crescita artistica che prende le mosse dalla fotografia glamour per arrivare alla fotografia sociale, punto fermo di questa ricerca, arricchita dalla sensibilità e dalla poesia che solo l’”esistenza” può dare. Dall’interesse per l’uomo e per l’ambiente in cui vive, nel quale soffre e spera, dalla presa di coscienza di voler raccontare storie “ai margini”, nascono progetti come “DIFFERENTI”, reportage fotografico-documentaristico sulla Resistenza in pianura. Un lavoro basato solo sull’espressione, sul “fermare” l’emozione nel momento del racconto di spaccati di vita che hanno segnato irrimediabilmente gli uomini e le donne intervistati. Oppure “ESPERA”, un reportage di viaggio, una testimonianza fotografica della vita nei campi profughi di Dajla e Smara, in Saharawi, un insieme di immagini che si pongono l’obiettivo di rappresentare piccoli pezzi della loro esistenza, scandita da gesti e attività quotidiane che non prescindono da un elemento che le investe totalmente: la dimensione dell’attesa. L’attesa di una vita vera e della realizzazione compiuta dell’essere umano. I progetti in cui attualmente è impegnata rappresentano una dichiarazione d’intenti comune a tutti i suoi lavori, portano a riflettere e a conoscere, raccontano esistenze ed esperienze che il “voltarsi dall’altra parte” ha portato in ombra, da qui il dovere di raccontarle e se possibile di donare loro voce e dignità.

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