DINAPOLI PIETRO PAOLO, BERLANDA MARGHERITA, ANTONEL ANDREA / Azione_Improvvisa Ensemble
DINAPOLI PIETRO PAOLO, BERLANDA MARGHERITA, ANTONEL ANDREA / Azione_Improvvisa Ensemble
Berlino - Germany
IL PROGETTO
SEEDs è il primo progetto con il quale il gruppo decide di presentarsi all’estero e promuovere il repertorio su cui ha incentrato la propria ricerca artistica che si concentra principalmente nell’esplorazione di un organico peculiare, attraverso varie collaborazioni con compositori di età, provenienza e stili diversi. Insieme alla ricerca verranno avviate nuove collaborazioni per dare spazio a sperimentazioni e creazioni di mondi sonori con l’idea di arricchire il dialogo tra compositori ed interpreti e aumentare concretamente il repertorio scritto per questa formazione. Seeds ha preso avvio nel 2020 e prosegue oggi con la diffusione del progetto.
ENTE OSPITANTE
The Unerhoerte Musik è una serie di concerti settimanali per la nuova musica. Con la sua struttura unica, non è solo parte integrante della vita musicale di Berlino, ma gode anche di un'eccellente reputazione come primo indirizzo per le creazioni musicali attuali oltre i confini della città e della Germania. La serie è stata fondata nel 1989 su iniziativa di Rainer Rubbert e Martin Daske ed è finanziata dal Senato culturale di Berlino. Ogni martedì, nell'atmosfera rilassata del BKA-Theater, solisti ed ensemble suonano programmi contemporanei con particolare attenzione alla musica del 21° secolo.
COME UN TAGLIO DI FONTANA
Intervista a Pierpaolo Dinapoli, di Azione_Improvvisa
Ci spieghi come è nato Seeds?
Sai, noi siamo una formazione di musica classica contemporanea molto atipica. Prima di noi nessuno aveva unito uno strumento dedito alla musica antica come la tiorba, la chitarra elettrica – che è il suo cugino contemporaneo – e la fisarmonica – un altro strumento molto versatile e colto, con una storia musicale radicata già nel secondo ‘900 – in un unico ensemble.
Seeds è nato dal desiderio di coinvolgere più a fondo l’elettronica, il che ci ha permesso di dare una svolta al suono che cercavamo.
Non si tratta del nostro primo progetto, ma è il progetto più grande che abbiamo portato avanti fino ad adesso. Il nome rappresenta i semi, cioè i primi passi della nostra nuova ricerca, da cui queste nuove idee di suono si sono generate e sviluppate.
Per realizzarlo, abbiamo coinvolto vari compositori che ci piacevano molto. È stato bello lavorare con loro perché ci hanno portato in direzioni molto diverse gli uni dagli altri, permettendoci di sviluppare un universo sonoro che è coerente ma anche molto variegato. Tutti e cinque i pezzi che compongono il progetto sono molto differenti fra loro. Con i compositori, abbiamo provato a mettere a frutto tutte le possibilità sonore che la nostra formazione poteva offrire.
Come si relazionano i compositori a una formazione così atipica?
All’inizio, quando eravamo una formazione nascente, chiedevamo di collaborare soprattutto a compositori che stimavamo e che ci erano vicini. Raul Masu, uno dei fondatori di Azione_Improvvisa, era lui stesso compositore e scriveva per noi, prima di intraprendere altre strade artistiche.
Il primissimo pezzo scritto e uscito per Azione però è di Giorgio Colombo Taccani, docente del Conservatorio di Torino, che racconta sempre di aver pensato inizialmente che la nostra proposta fosse uno scherzo. “Questa formazione è così strana che mi stanno prendendo in giro, vogliono solo vedere fino a che punto un compositore di musica contemporanea può spingersi”, dice di aver pensato.
Da lì, giorno per giorno, abbiamo iniziato ad affinare i nostri gusti, a sperimentare alcune soluzioni sonore, fino a instradarci verso quello che è stato Seeds.
In generale, lavorare con compositori diversi ci sottopone ad approcci molto vari. In più, Seeds è nato durante il primo lockdown, e questo ci ha richiesto una grande flessibilità nell’approccio alla scrittura. Con Lula Romero, ad esempio, abbiamo lavorato online. Mentre durante il 2021 abbiamo avuto modo di incontrare di persona alcuni compositori italiani.
Con Zeno Baldi abbiamo lavorato in presenza, grazie a una residenza di cinque giorni concessa dalla Fondazione Spinola Banna per l'Arte. Siamo stati cinque giorni a cercare. E quel materiale sonoro è confluito nel brano Licheni composto da Zeno.
Anche Marco Momi siamo riusciti a incontrare di persona. Lui si è presentato con un’idea sonora precisa in testa, e noi abbiamo cercato di assecondarla con i nostri strumenti, per farne crescere un brano.
I modi di collaborare con Azione sono molto vari, perché siamo un ensemble con una lineup inusuale, e questo permette di avere una grande flessibilità di approccio alla materia compositiva.
Azione_Improvvisa. È un gran bel nome. Ce lo spieghi?
Il nome è venuto a Raul nell’atto di creazione dell’ensemble. Non ha a che fare con l’improvvisazione, come si potrebbe credere. È più un riferimento a un gesto preciso ed esatto, che ha il carattere dell’improvviso come può averlo un taglio di Fontana sulla tela. È un nome che risponde alla necessità di operare esattamente quell’azione, quel taglio, con un gesto accurato e incisivo.
In Azione, comunque, la dialettica interna è molto forte. Come è stato anche per il nome di Seeds, ogni idea passa sempre attraverso un brainstorming interno, per arrivare ad avere un prodotto che rispecchia e media tutte le nostre sensibilità.
Come è stato portare Seeds a Berlino?
Io, Margherita Berlanda e Andrea Antonel, che formiamo il nucleo originario di Azione, assieme a Daniela Fantechi all’elettronica, abbiamo studiato o suonato tutti in Germania, per cui il rapporto con l’ambiente e il pubblico tedesco ci era abbastanza noto.
In ogni caso, è stata la prima volta che ci presentavamo all’estero come formazione, e portare fin lì la nostra ricerca sonora è stato molto piacevole e soddisfacente. Come è stato soddisfacente, del resto, aver avuto la possibilità di suonare in una rassegna storica della città di Berlino i pezzi del nostro progetto più maturo, che ha avuto una lunga gestazione e che è supportata dalla Ernst Von Siemens Stiftung.