Donatone Marina

Donatone Marina
Danza

Donatone Marina

Destinazione

Pantin - France

Periodo
-
Tornata
Il progetto (e info su ente)

IL PROGETTO

plein air è un invito a entrare in uno stato epidermico, allucinatorio, magico. È una ricerca che si muove tra l’immediatezza dell’esperienza tattile concreta e la persistenza del ricordo della sensazione, tra l’esattezza del ricevere e l’incongruenza del coagulare. plein air è una danza delle rovine, è il continuo ricucire quelle materie sottili che vibrano dopo una separazione, in una fabulazione che oscilla tra aderenza e scollamento, eco e metamorfosi, dato e miraggio, alla ricerca di un contatto implicato che superi la spaziatura tra visione e tocco. La residenza presso il CND di Pantin sarà la tappa conclusiva della produzione dello spettacolo plain air prima del debutto a fine agosto al festival BMOTION. Questo tempo di lavoro sarà dedicato in parte alla finalizzazione della coreografia e in parte all’allestimento scenografico. A conclusione della residenza è prevista un’anteprima pubblica che rappresenterà un’importante occasione di networking con potenziali sostenitori e interessati in vista della distribuzione internazionale del lavoro.

ENTE OSPITANTE

Il Centre National de la Danse (CND) è un’istituzione pubblica francese dedicata alla danza, fondata nel 1998 dal Ministère de la Culture. Offre formazione professionale, residenze artistiche e supporto alla creazione di spettacoli. Conserva e valorizza il patrimonio coreografico tramite una ricca mediateca e archivi specializzati. È anche un luogo aperto al pubblico con eventi, laboratori e attività culturali dedicate alla danza.

Intervista

Plein air è un invito a entrare in uno stato epidermico, allucinatorio, magico. Marina Donatone, coreografa e ideatrice di questo spettacolo, ha preso ispirazione dallo spazio che si crea lavorando con bambini e bambine, dove tutto è nuovo e non comprende limiti. È una danza delle rovine, un continuo ricucire quelle materie sottili che vibrano dopo una separazione, in un racconto che oscilla tra aderenza e scollamento, eco e metamorfosi, alla ricerca di un contatto implicato che superi la spaziatura tra visione e tocco. Nella residenza presso il Centre National de la Danse di Pantin a giugno 2025, Marina, insieme a tre performer, ha concluso una ricerca che si muove tra l’immediatezza dell’esperienza tattile concreta e la persistenza del ricordo della sensazione, tra l’esattezza del ricevere e l’incoerenza del coagulare.