Odetto Giulia, Luciani Lidia, Giacometti Daniele - Collettivo EFFE
Odetto Giulia, Luciani Lidia, Giacometti Daniele - Collettivo EFFE
Valletta - Malta
IL PROGETTO
Io, Montagna e Il mio corpo è (come) un monte sono due proposte per il pubblico che collaborano a creare una nuova visione del paesaggio. La prima performance avviene nel territorio, in un luogo naturale e roccioso, il medesimo da cui provengono le pietre che sono presenti nello spettacolo per spazi teatrali Il mio corpo è (come) un monte. Creare un ponte, un legame tra il fuori ed il dentro è il motivo per cui le due performance vengono presentate al medesimo pubblico in momenti consecutivi. L'unione dei due lavori crea un rapporto reciproco tra arte e paesaggio. Entrambe le opere invitano il pubblico a una riflessione sulla relazione tra identità e ambiente, superando una visione antropocentrica. Il Collettivo EFFE presenterà queste performance al Malta International Arts Festival grazie all’interesse del direttore artistico Ruben Zahra.
ENTE OSPITANTE
Il Malta International Arts Festival è un importante evento culturale che si tiene ogni anno a Malta, organizzato da Festivals Malta. Riunisce artisti locali e internazionali in una celebrazione multidisciplinare che include musica, teatro, danza, arti visive e installazioni. Il festival mira a promuovere il dialogo interculturale e la creatività contemporanea, valorizzando al contempo il patrimonio artistico maltese. Le sue esibizioni si svolgono in luoghi suggestivi dell’isola, creando un connubio tra arte e paesaggio. È diventato un punto di riferimento per la scena artistica mediterranea e internazionale.
L'attrice e regista Giulia Odetto, la performer Lidia Luciani e il performer e video artista Daniele Giacometti portano avanti una ricerca che mette in relazione corpo, paesaggio e identità insieme al Collettivo EFFE nato nel 2020 dall’incontro di un gruppo di artisti a Torino. Da questa visione sono nate due opere sorelle: La prima è ‘Io, Montagna’, performance site-specific pensata per spazi naturali, e la seconda è ‘Il mio corpo è (come) un monte’, spettacolo teatrale che porta quelle stesse pietre e quella stessa memoria dentro la scena. Presentati in forma congiunta, i due lavori propongono al pubblico un passaggio dal fuori al dentro, invitando a ripensare la relazione con l’ambiente oltre una prospettiva antropocentrica. Questa ricerca ha segnato anche il loro primo appuntamento internazionale, con la partecipazione al Malta International Arts Festival nel 2025. Giulia ci parla di un debutto oltre confine che ha aperto nuove traiettorie al percorso del collettivo.