ON BOARD > 2017: interviste e report dalle residenze

RICCARDO GIACCONI

Nato a San Severino Marche (MC) 18.01.1985
Vive a Tolentino (MC)
riccardogiacconi.com



 

  • ENTE OSPITANTEFRAC Champagne-Ardenne Reims, Francia
  • TEMA DEL PROGETTO: un’indagine sullo statuto del documento, su come le narrazioni sono attraversate da correnti sociali e politiche differenti, sulle connessioni tra atti pre-politici e modalità di trasmissione desuete


1. Come ti sei avvicinato all’oggetto di studio della tua residenza? Da dove nasce la tua idea?

La mia mostra personale The Variational Status al FRAC Champagne-Ardenne è l’ultimo episodio di un progetto espositivo co-prodotto con ar/ge kunst (Bolzano) e Centrale Fies (Dro), e che ha avuto anche un episodio al MAC di Belfast. Antoine Marchand, curatore del FRAC, mi ha proposto di continuare il progetto espositivo con una residenza a Reims, per svolgere una serie di attività legate ai temi della mostra.

2. Come si articolerà il tuo progetto?
Il mio progetto di residenza comprende:– un workshop in 8 sessioni con un gruppo di studenti del Campus di Reims della facoltà di Sciences Po (scienze politiche), che culminerà in una presentazione aperta al pubblico;– una serie di presentazioni del mio lavoro, da inserire nel programma di mediazione culturale che il FRAC sviluppa in concomitanza di ogni progetto espositivo;– la produzione di una serie di nuovi lavori artistici che proseguono la ricerca formale e teorica del progetto espositivo;– l’organizzazione di un public program multidisciplinare, composto da eventi, performance e conferenze, con ospiti invitati.

3. Come si colloca quest’esperienza all’interno del tuo percorso artistico?
È un’esperienza importante, in quanto si tratta della conclusione di un progetto espositivo iniziato nel 2016, e che oltre a una serie di mostre, ha visto anche la pubblicazione di un libro con Humboldt Books. L’invito del FRAC di svolgere una residenza mi ha permesso di pensare i temi del progetto in maniera nuova. Ad esempio, l’invito a svolgere un workshop con degli studenti di scienze politiche è un’occasione per pensare alcuni casi studio della mia ricerca attraverso una prospettiva non necessariamente artistica.

4. Con quali aspettative sei partito e cosa invece ti ha sorpreso durante la residenza?
Avevo già collaborato con il FRAC Champagne-Ardenne nel 2015, quando ero stato invitato a partecipare al festival di performance Reims Scènes d’Europe. Sapevo quindi che si tratta di un’instituzione che lavora in maniera molto seria e precisa. Durante questa residenza, mi hanno colpito la flessibilità che l’istituzione ha nei confronti delle proposte degli artisti con cui collabora, oltre che l’apertura nei confronti di comunità, scuole e altre istituzioni del territorio.