Riccardo De Simone

Arti Visive
Danza
Grafica E Illustrazione
Video & Sound Art
Riccardo
De Simone
Città
Bologna
Nazione di nascita
Italiana
Provincia
Bologna
Età
30
Profilo

Riccardo (Bologna, 1993), danzatore professionista freelance, si forma all’estero presso il SEAD in Austria, e ancora studente, inizia a collaborare inizialmente con Virgilio Sieni e successivamente con diversi coreografi ed artisti visivi nazionali ed internazionali. Parallelamente alla carriera di interprete, attualmente con Roberto Castello tra gli altri, continua a coltivare un interesse per l’arte visiva, approfondendo soprattutto lo studio dell’albo illustrato all’Ars In Fabula di Macerata.

Recentemente Riccardo si è approcciato all’autorialità artistica, interessandosi all’incontro ibrido tra i medium teatrali e visivi, in particolar modo utilizzando il potenziale emotivo e drammaturgico della videoproiezione come parte integrante delle opere proposte in ambito performativo. La sensibilità e la padronanza di diversi linguaggi gli permette di mettere in continua riflessione e confronto il suo pensiero cinetico, in interventi artistici che non desiderano esprimersi esclusivamente attraverso la scrittura della danza. Tra alcuni dei lavori presentati ritroviamo al momento un corto animato (premiato da COORPI nel 2017 e selezionato come trailer ufficiale per un’edizione del Festival Danse Elargie del Theatre de la Ville di Parigi), uno di video danza commissionato dall’associazione Radic’Arte in Alessandria, un silent book, una performance installativa, ed un assolo, quasi tradizionalmente teatrale, in via di sviluppo.

Nel dare una linea guida al suo linguaggio, Riccardo analizza il corpo come espansione di un immaginario concettuale e poetico attraverso la de contestualizzazione di vocabolari comuni, prevalentemente cinematografici o legati alla socio semiotica della cultura pop, in cui l’anatomia antropologica umana rimane un ponte che mette a servizio l’empatia e l’immedesimazione con cui si pone per relazionarsi con un pubblico.

Benchè per ogni suo lavoro si interroghi su un formato non necessariamente esplorato attraverso l’uso del corpo umano, i quesiti e l’estetica costantemente necessari nella sua ricerca sono spesso influenzati da riflessioni legati alla fragilità e ai sensi di appartenenza dell’individuo nella società contemporanea. Tematiche e fantasmi costanti risiedono infatti in un vocabolario che contiene spesso utopia, distopia, sarcasmo, in quello che, in particolar modo nei dettagli, accompagnano il movimento, la presenza e lo spettro cromatico di Riccardo nel suo lavoro in divenire.