salvatore mauro

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salvatore
mauro
Città
roma
Nazione di nascita
italia
Provincia
Roma
Età
46
Profilo
 

Salvatore Mauro (1977) è un artista che ha esposto largamente in Italia e all' estero, con mostre personali e collettive, sin dal 2000. Unisce la propria specifica ricerca, con progetti curatoriali inclusivi di opere ed idee di altri anche più giovani artisti. Questa unità di intenti è nota ed apprezzata nel mondo dell’arte ed è anche il fondamento di questa mia presentazione.

Alle sue realizzazioni artistiche Salvo Mauro unisce infatti spesso dei progetti teorici , in cui include altri artisti che sono sensibili alla sua visione dell’arte.

Un progetto di questo tipo è , ad esempio, il BOX Art Festival, realizzato a Roma, insieme ad Anna Milano Caré, che appunto ha avuto il supporto di MACRO FUTURE di Roma e del MLAC, Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell'Università' La Sapienza.

L’artista ha una attenzione particolare alla sperimentazione linguistica e all’uso di nuove tecnologie di immagine.

Di grande interesse è anche la sua attenzione al carattere performativo dell’arte contemporanea, (installazioni; cinema espanso)di cui percepisce chiaramente gli sconfinamenti di carattere teatrale. Salvo ha anche operato in questo ambito, con la collaborazione artistica al Teatro Vascello di Roma, molto noto internazionalmente per le sue programmazioni di neoavanguardia.

Ho apprezzato Salvatore Mauro sin dai primi anni duemila, per il suoi lavori video e fotografici di ambienti legati all’intimità del corpo quale si costringe e si svela negli spazi dell’intimità quotidiana (come in “Extasy- On”, 2007). Si tratta di lavori chiamati “distorsioni”.

In effetti la questione sotto fondo della “realtà distorta” appare anche fortemente nella ricerca più recente, come ad esempio nella installazione alla galleria GIGA di Roma, dove espone i primi light-box e degli pseudo acquari, dove vuole fondere i tre elementi della luce, dell’ immagine fotografica e del liquido .La fotografia di base, ossatura della sua produzione, è manipolata con diversi materiali che le danno un effetto “acquatico”, anche quando l'acqua vera, reale, non è in qualche modo compartecipe dell'opera.

L’intercettazione di prosaico e sacro è anche l’accento che domina nel più recente, complesso esito della sua ricerca, come nell’opera realizzata per il museo PAN di Napoli, dal titolo “Ave Maria”. Un’ opera site specific , ispirata al canto del Paradiso del poeta Dante Alighieri, che tratta l'incontro di Dante e Beatrice con Dio. Salvo, sceglie di interpolare l’installazione di light box e le matrici simbolico- esoteriche necessarie alla tematica prescritta, con una banconota timbrata da un anonimo, ricevuta casualmente come resto, e sulla quale trova iscritta una strana frase mistica . Banconota che poi decide di riciclare anonimamente dal luogo deputato (il museo) alla circolazione più comune, quella economica.