a.d. 1310

a.d. 1310
a.d.1310 - Olio su tela 60x100cm
Opera presentata alla XXIV Extempore di pittura presso il Centro Artistico Culturale LA CASACCiA,[Francavilla Fontana (BR)] con il tema "FRANCAVILLA TRA STORIA E LEGGENDA AL CENTRO DELLA TERRA D'OTRANTO"
LA MADONNA DELLA FONTANAIl 14 settembre 1310, Filippo D'Angiò, principe di Taranto, si spinse a caccia nel largo bosco che si espandeva a nord della Villa del Salvatore fin verso Grottaglie e Ceglie. Lo accompagnavano patrizi tarantini e signorotti dei casali vicini. La leggenda narra che un pedone del casale di Casalvetere, al servizio del principe, un certo mastro Elia Marrese, scovò un cervo vicino ad un cespuglio che si abbeverava ad una fonte e rallegrato dalla buona fortuna, armò la balestra e scoccò un dardo verso l'animale ma il dardo tornò indietro colpendolo sena ferirlo. Immediatamente si avvicinò al cespuglio dove il cervo continuava ad abbeverarsi. Meravigliato e spaventato da questo avvenimento inspiegabile suonò il corno a richiamo degli altri cacciatori i quali in un attimo corsero sul luogo. Il principe stesso, sceso da cavallo, diede l'ordine che si tagliassero i rami della boscaglia per poter accedere alla fonte. Fu così che scoprirono, tra gli sterpi e i rovi, le fondamenta screpolate di un'antica muraglia e su di questa dipinta a mezzo busto una Madonna col bambino tra le braccia, di proporzioni naturali, che si credè di pennello greco (bizantino) e nascosta là ai tempi delle persecuzioni iconoclaste (726 – 843 d.C.). "A tal vista proruppero tutti in grida d'allegrezza e il principe Filippo, gridò essere di ciò avvenuto per espresso volere di Dio, il quale si sarebbe servito di un cervo per condurli colà dove posava negletta l'immagine veneranda". Dopo la scoperta dell'immagine Sacra il principe ordinò che si fabbricasse lì una chiesa che da allora fu conosciuta come la Chiesa della Madonna della Fontana.