In my concert

In my concert
Un lavoro sull’utopia, sui desideri mai realizzati ma solamente sfiorati.
Il desiderio come motore di cambiamento, di attesa e voglia di felicità e benessere.
Un’opera legata ai semplici valori della vita, alle emozioni , al non mollare mai e al far si che la materialità del nostro quotidiano non frantumi sogni e speranze di ogni essere umano.
La materializzazione di un sogno, il sogno nel cassetto che tutti hanno e custodiscono gelosamente al quale ci si aggrappa come unica speranza per sentirsi liberi.
Un’opera autobiografica, (ma non solo), che mi propone come perfetto musicista, cosa assolutamente non vera, un perfetto esecutore della suggestiva Sonata n 11 per pianoforte di Mozart. Il tutto finto e virtuale è racchiuso in un’atmosfera suggestiva e intima dentro la quale lo spettatore ci si può immedesimare.
L’installazione è ambientata in uno spazio parzialmente al buio si serve di un video proiettore, lettore dvd, altoparlante, modellino di un pianoforte con sedia e piccola pianta, 2 piedistalli e 4 sedute per gli spettatori.
Il proiettore puntato sugli oggetti presenti in scena, posti su uno dei piedistalli, proietta l’ombra degli stessi sulla parete di fondo, in perfetto sincrono con la musica si inserisce con naturalezza illusionistica in video proiezione, la sagoma nera del pianista che esegua in modo perfetto ed esemplare Mozart.
Una specie di doppio sogno, un gioco delicato di apparizioni e desideri nel quale emerge la forte dedizione al lavoro onesto e al piacere di vivere.