Ricordi quando eri bambino?

Ricordi quando eri bambino?
Ho saturato l’oscurità di ricordi, per poter chiudere e riaprire gli occhi nello stesso sogno, nel limbo che ti tiene in vita. Ho varcato quella soglia all’alba. La luce deforma i contorni come una goccia d’acqua sull’inchiostro scavato tra le trame di un foglio. Invadente e surreale, l’ombra di uno spettro pietrificata dietro una tenda di tulle impalpabile, ondeggia nel vento. I tuoi occhi come zaffiri brillano più del sole. Il silenzio in metamorfosi permanente, simula il rumore del mare. Con le dita delle mani sfioro le lenzuola per sentire che esistono ancora, guardo il soffitto bianco e infinitamente distante, sento i piedi immersi nella terra calda e pietrosa. Corriamo scalzi sull’asfalto, scaviamo nella terra, poi nella sabbia, di nuovo il mare. Mi sorridi.Ricordi quando eri bambino? No. Non lo ricordi, ma lo faccio io per te. Ho varcato quella soglia e ho sentito chiaramente sistole e diastole sdoppiarsi e poi intersecarsi. Nel ricordo ho deposto la mia vita, e la tua vita nel ricordo ha trovato una nuova realtà. Una sola domanda resta in sospeso: perché non ricordo il tuo volto? - Mina Tedesco -