FAUSTO FALCHI

Arti Visive
FAUSTO
FALCHI
Città
Venezia
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Venezia
Età
43
Profilo
Fausto Falchi nato a Pomigliano d' Arco (NA) nel 1982 Attualmente vive e lavora a Venezia. Il lavoro di Falchi riflette un interesse per gli elementi del reale, soprattutto per ciò che fa riferimento al lavoro umano, al suo rapporto con la tecnologia e alle implicazioni e trasformazioni che l’organizzazione capitalistica del lavoro ha prodotto e continua a produrre sul tessuto economico e sociale. Oggetti e strumenti di lavoro, apparecchi e materiali di derivazione industriale vengono decostruiti e riassemblati innescando processi di costruzione di senso che riflettono sulla natura sociale del lavoro e delle attività umane. La sua attuale ricerca artistica è incentrata su aspetti di problematicità propri del rapporto uomo- macchina e sulle implicazioni sociologiche della moderna divisione del lavoro. Attraverso una analisi dei contesti politici, Falchi si concentra poi sui processi di produzione del dissenso e sulle forme di lotta elaborate entro i movimenti per i diritti dei lavoratori degli anni sessanta e settanta. Decostruendo apparecchi obsoleti e riutilizzandone le singole componenti, l’artista conforma processi che ne riorganizzano il significato: una ricollocazione che oltre ad essere una critica al ruolo che essi dovrebbero ricoprire entro il moderno ciclo di produzione, apre alla necessità di un ripensamento continuo circa la loro utilità. Ferro, alluminio ed acciaio, animati dalla tecnologia Arduino, divengono gli elementi di una discorsività che, riflettendo su alcuni elementi della storia sociale, produce una peculiare pratica narrativa. Non vi è circolarità nel racconto, ciò che emerge è l’incongruenza di alcuni elementi che palesano una serie di crash nelle ricostruzioni storiche. Il ruolo dell’artista diviene allora quello di generare una riflessione circa la sostenibilità dei postulati neo-liberal e il disastroso effetto che questi hanno sulle masse di lavoratori. E’ interessante poi ciò che emerge dal processo di decostruzione e riassemblaggio: le componenti sono continuamente messe alla prova con lo scopo di sperimentarne le possibilità adattive e subiscono aggiustamenti che ne condizionano le capacità meccaniche. Le macchine che risultano da questo processo non hanno mai una completa autonomia, esse necessitano di una cura continua che le mette in una condizione di dipendenza verso l’artista.