Alessandra Pagliuca

Arti Visive
Alessandra
Pagliuca
Città
Viareggio
Nazione di nascita
Italia
Provincia
Lucca
Età
35
Profilo

Alessandra Pagliuca nasce nel 1988 a Chivasso, in provincia di Torino, e si trasferisce nel 2017 a Lucca, città dove attualmente vive. Si diploma in un liceo artistico e decide di dedicarsi poi a tempo pieno alla pittura e alla sperimentazione artistica da autodidatta.

Il suo “debutto” avviene nel 2012, quando espone la sua prima collezione personale di opere improntate sulla ricerca iperrealistica e sullo studio dei volti e delle espressioni umane.Ha esposto in diverse fiere e gallerie sia in Italia che all'estero, e partecipato a diversi concorsi che l'hanno vista finalista in più occasioni; è stata persino vincitrice del premio indetto da Elio Fiorucci nel 2014. Alcune delle principali città che hanno ospitato le sue opere sono Firenze, Torino, Venezia, Londra, Montecarlo e Laguna Beach, in California.

Il suo operato si basa, oltre che sulle mostre personali e collettive, anche sulla realizzazione di opere su commissione per clienti privati ed enti pubblici. Alessandra, infatti, è titolare della bottega d'arte "Atelier Artemisia", con sede a Viareggio, dove espone in permanenza le proprie opere, riceve clienti e collezionisti, e tiene lezioni di pittura e disegno.

Tra i suoi clienti si annoverano anche la Volvo Trucks e la Renault Trucks Italia, per cui ha realizzato una serie di decorazioni murali presso la sede italiana in provincia di Bergamo.

 

 "Sono sempre stata ossessionata dai volti e dalle espressioni umane. La mia ricerca inizialmente è cominciata con uno stile iperrealistico, per capire quanto certe tecniche potessero esprimere i moti dell'anima. In un secondo tempo, però, ho realizzato che questo non era abbastanza per raccontare una vera e propria storia. Così nacque l'idea di accompagnare i dipinti con "prove scritte". Ho aggiunto alle opere pagine dei miei romanzi preferiti, quotidiani, lettere, bollette, e tutto ciò che potesse accrescere i dettagli della storia che volevo raccontare. 

Sono sempre stata un'artista iperrealistica e spesso ho tentato di "rompere" i canoni classici e volgermi verso qualcosa di più concettuale. Ma sono arrivata alla conclusione che il modo migliore per incanalare le mie idee, le mie passioni o una parte dei miei pensieri, fosse proprio attraverso l'attenzione per i dettagli. 

Per questo la mia produzione è tanto diversificata.

Quando mi allontano dal perfezionismo, passa poco tempo prima che io lo rimpianga. Perciò l'unico modo di continuare a fare ciò che amo, e farlo a modo mio. E il modo che preferisco è un mix tra l'iperrealismo e l'arte concettuale, alternando dipinti classici con le pagine dei miei libri preferiti, senza mai sottrarmi del piacere di dipingere qualunque cosa mi colpisca."