Sei la fine del mondo (letteralmente)

Sei la fine del mondo (letteralmente)

Due donne interagiscono l'una con l'altra e con una serie di video proiettati alle loro spalle. Illustrano una caricatura del nostro mondo: supermercati colmi di carne di mucca dove i nostri amati cani non possono entrare; lavorare per pagare medici che ci dicono che dobbiamo lavorare meno, e lezioni di yoga per aiutarci con lo stress; in India, patria dello yoga, vengono denunciati quasi cento stupri al giorno; in Italia, facciamo campagne a favore della raccolta differenziata e contro la violenza sulle donne.

Il ritratto che dipingono del mondo è comicamente assurdo, e assurdamente reale. Poco alla volta, si delinea un pensiero preciso: la relazione tra esseri umani e natura, così come la relazione tra esseri umani stessi, è tossica, difettosa. Ma possiamo curarla. Il segreto è riuscire a disimparare l'idea di dominio, e ripensare le nostre gerarchie in collettività.

Sei la fine del mondo (letteralmente) è uno spettacolo multidisciplinare che unisce parola, corpo e video per raccontare il pensiero ecofemminista, secondo il quale esiste una correlazione tra il degrado della natura e la subordinazione delle donne. Un po' performance art, un po' satira, questo progetto vuole investigare le strutture che gli esseri umani hanno creato, e provare a immaginarne altre. Possiamo creare nuovi modi per interagire con il mondo che ci circonda? Ci sono culture che lo hanno già fatto? Possiamo imparare, prima di annullarci?

 

regia e testo Annachiara Vispi

con Valentina Ghelfi e Selene Demaria

movimento scenico Giulia Macrì

proiezioni Elena Costa + Annachiara Vispi

foto Elena Costa