Limbo terreno

Limbo terreno

 

I tratti di quest’opera riconducono al volo di un uccello, simbolo di libertà, verso la dimensione spirituale ed intellettuale rappresentata dal “cerchio” emblema tradizionale di ciò che non ha inizio né fine, quindi eterno e perfetto, riconducibile al ciclo perenne della vita. Le sfumature di colore bianco, azzurro, nero e rame che arrivano dall’ “infinito” per costituire la sfera armonica definita (superfice interna del cerchio), ossia la meta del viaggio, rappresentano rispettivamente la purezza, la serenità, la forza e l’amore. Solo “volando” con la mente siamo davvero liberi di pensare, di sognare e di credere, perché la materialità di ogni giorno ci ostacola nell’inseguire i nostri sogni ma, entrando in questa ipotetica dimensione, qual sorta di “Limbo” (in senso figurativo, non teologico, dove l’indeterminatezza è sinonimo di libertà) “Terreno” (perché siamo comunque in vita) si crea un distacco mentale che ci permette di dar spazio alle nostre aspirazioni, alle più profonde ambizioni che vorremmo e dovremmo inseguire come scopo della nostra esistenza.