R.I.P.

R.I.P.

L’opera, dal titolo evocativo R.I.P., rappresenta il giorno del mio funerale, o meglio come dovrebbe essere secondo la mia pianificazione. Si tratta di un’opera nata diversi anni fa ed in continuo ampliamento. Al suo interno sono inseriti personaggi realmente presenti nella mia vita, infatti ciascuno degli elementi della scultura rappresenta uan persona reale che mi ha preventivamente confermato la sua presenza il giorno del mio funerale. La scultura è costituita da un carro funebre nella parte centrale, completo di bara e di defunto al suo interno, con impresso sul fianco il mio marchio, la firma. Davanti al carro funebre la banda musicale, sempre presente nei funerali in quanto tipica del mio Paese natale, Introdacqua. Subito dietro al carro funebre la sposa con in mano un mazzo di fiori e tutto il resto del corteo. A completare il quadro il mio cane che fa la pipì su una ruota dell’auto.

Una figura aleggia al di sopra del defunto: un diavolo, che armato di catene è pronto a prendere l’anima del deceduto. La figura del diavolo non è stata scelta in quanto io mi ritengo una persona meritevole di andare all’inferno. La mia è una scelta ragionata e consapevole. Il mio desiderio di raggiungere l’inferno piuttosto che il paradiso terrestre è data dal fatto che quello sarebbe l’unico luogo che mi permetterebbe di continuare la mia attività di assemblatore e plasmatore di metallo. Ragionamento folle, ma necessario per me per pensare serenamente all’aldilà.

Il tutto è stato studiato nei minimi dettagli, dalla disposizione dei suonatori nella banda musicale, alle persone del corteo messe assieme secondo un criterio prestabilito.

 

In sostanza R.I.P. non è altro che una sorta di testamento da lasciare ai posteri, nient’altro che le mie volontà.