Carlo Siega

Musica

Carlo Siega

Destinazione

Barcellona - Spain

Periodo
-
Tornato
Il progetto (e info su ente)

In "BODY-EXTENSIONS" è prevista l'esecuzione di brani del repertorio musicale contemporaneo, ma reinterpretati in chiave di sound installation. Utilizzando l'elettronica e i fixed media vengono così mostrati al pubblico i processi esecutivi e sonori attraverso la manipolazione audio/video dei gesti esecutivi. L'obbiettivo è quindi quello di sottolineare l'importanza della componente visiva della performance "on stage" data dall'interattività dell'esecutore con l'elettronica.

ENTE INVITANTE

CAN SERRAT si trova a El Bruc, ai piedi del Montserrat e a soli 45 km da Barcellona. Questo centro, fondato nel 1989 da un gruppo di 11 artisti norvegesi, ha diversi spazi/laboratori e un bellissimo ambiente naturale.

Intervista

di Jasmine Mottola

In cosa consiste la sound installation?

Con il progetto “Video-Estensioni” ho voluto selezionare alcune composizioni appartenenti al recente repertorio musicale di estrazione “euro-colta” che ho personalmente riadattato attraverso un’esecuzione dal vivo con il supporto di materiale video pre-registrato. La risultante di questo lavoro è un’esecuzione “live” in cui il musicista interagisce in tempo reale con un se stesso virtuale, proiettato su uno schermo. Il proposito è di trasportare materiale puramente musicale verso una disciplina “mista”, in cui interagiscono suono e immagine. La realizzazione di questa “soundinstallation”, inserita specificatamente nella mia proposta promossa dal GAi, vorrebbe quindi implementare all’atto esecutivo proprio della sfera musicale-concertistica il supporto del mediavideo, diventando così una sorta di “performance installativa” di carattere multimediale.

Da dove nasce l’idea di unire la componente visiva alla musica?

La mia personale curiosità nel miscelare differenti “piattaforme comunicative” come -in questo caso- la musica e l’immagine nasce da una semplice constatazione: il materiale sonoro è una produzione conseguente a un atto esecutivo da parte del performer. Questo significa che la produzione acustica del suono vive di un rapporto diretto con l’atto fisico dell’esecuzione. Nella sterminata produzione contemporanea odierna, l’utilizzo dell’elettronica “fissa” e “in tempo reale”permette di estendere il rapporto “esecuzione/risultante sonora” su piano acustico, sino quasi a trasformarne interamente la natura della sorgente. Sommando questo al fatto che, specialmente nella musica “d’oggi”, l’interprete è sempre più fisicamente coinvolto nell’esecuzione musicale anche da un punto di vista scenico on stage, è sorta spontanea la curiosità di chiedermi come sarebbe possibile porre l’accento su questo elemento fisico/scenico in modo tale che anche il pubblico potesse vedere (in senso letterale!) i processi interni alla composizione/esecuzione espressi dalla manipolazione elettronica non solo audio, ma anche video.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?

Partecipare alla residenza artistica promossa da Can Serrat mi permette di entrare in contatto, seppur per un arco di tempo limitato, con un gruppo ristretto di artisti provenienti da tutto il mondo che si occupano di arti, spaziando da quelle plastiche e pittoriche a quelle musicali, passando per letteratura, fotografia e drammaturgia. M’interessa specialmente poter avere l’occasione di discutere del mio progetto specialmente con artisti che si occupano di arti visive e “installation arts”in modo da avere un punto di vista extra-musicale, più critico e attento alla presentazione visiva. Condividendo strategie e soluzioni, anche tecniche, in modo da inquadrare ulteriormente il mio campo d’indagine “misto”, spero quindi di raccogliere idee e pareri così da riuscire a sviluppare il mio lavoro di re-interpretazione musicale risultando credibile anche agli occhi di coloro che sioccupano di arti applicate all’immagine.