Giulia Mattera

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Giulia Mattera

Destinazione

New York - United States of America

Periodo
-
In partenza
Il progetto (e info su ente)

IL PROGETTO

Performance art, Live Art. Disciplina artistica la cui rappresentate più nota è Marina Abramovic. La Performance Art si sta affermando all'interno di rinomate istituzioni d'arte tra cui il Tate di Londra ed il MoMA di New York che stanno dedicando spazi appositi ad essa. 

ENTE OSPITANTE

Inaugurato nel 2006, il Grace Exhibition Space è dedicato esclusivamente alla Performance Art. Offre l'opportunità di sperimentare opere viscerali e stimolanti create dall'attuale generazione di artisti internazionali, performer emergenti, avviati o già affermati. Essendo un loft di Brooklyn, gli eventi sono presentati sul pavimento, non su un palcoscenico, eliminando il confine tra artista e spettatore. Questo è il modo in cui la performance art è pensata per essere vissuta. Il Grace Exhibition Space presenta oltre 30 mostre d'arte dal vivo curate ogni anno.

 

Intervista

Ti occupi di Performance Art, un tipo di arte poco conosciuto in Italia. Come ti sei avvicinata alla Performance Art e perché l’hai scelta?

Ho scoperto la performance art durante gli anni del liceo, leggendo molto mi sono capitati sottomano dei libri riguardo ai lavori di alcuni performance artist degli anni ottanta. Parte del mio percorso universitario è stato in Inghilterra, dove ho seguito un percorso specifico sulla performance art. E’ stato come scoprire che altre persone pensavano nel mio stesso modo. Per me la performance art non è stata una scelta su chi diventare, ma un abbracciare ciò che sentivo dentro.

L’America è invece famosa per le sue sperimentazioni senza confini. Cosa ti aspetti da New York?

Come sempre mi aspetto di sorprendermi e non immaginarmi cosa sarà, ma di scoprirlo lì. Di sicuro voglio cogliere l’occasione per creare nuovi modi di creare, vivere la vita.

Parte della tua residenza sarà focalizzata sulla cooperazione nelle comunità e avrà luogo in una fattoria. Come pensi che la Performance Art possa avere un ruolo sociale e qual è il suo legame con la natura?

La performance art è un dialogo aperto, va oltre la separazione tra artista e pubblico, essendo quindi nella sua essenza un linguaggio comunitario. Il ruolo sociale di questo linguaggio è proprio quello di andare oltre le divisioni, ricordandoci che sono costrutti mentali che limitano e dividono, mentre la natura ci ricorda che tutti gli aspetti della vita- prendendo la parola nella sua accezione più ampia- sono intrinsecamente interconnessi. 

Resoconto

New York è stata all’altezza delle tue aspettative? Cosa ti ha dato?

New York mi ha sorpresa, è stata un’esperienza ancora più ricca di quanto immaginassi. Mi ha regalato nuove motivazioni, confermato quelle già esistenti.

Come è stato il passaggio dalla Grande Mela alla campagna? Quale dei due ambienti senti più vicino e ti aiuta di più nella produzione artistica?

Il passaggio dalla metropoli alla campagna è una boccata d’aria sotto numerosi aspetti principalmente collegati al rilassamento psicofisico reso più semplice in ambienti rurali. Tuttavia entrambi gli ambienti sono stati fonte d’ispirazione. Probabilmente direi che la campagna ha aiutato a riordinare e processare senza pressione i numerosi stimoli della grande città e a ricentrarsi sulle sensazioni corporee.

Come è stato esibirsi a Brooklyn? Hai notato differenze tra il pubblico italiano e quello americano?

Brooklyn ha mostrato una forte apertura. Le persone che hanno partecipato alla performance a Grace Exhibition Space sono state pronte a mettersi in gioco, si sono fidate. Probabilmente la differenza che risalta con facilità tra Italia e Stati Uniti è l’estraneità nostrana alla performance art.

In conclusione, cosa ti porti a casa da questa residenza?

Fiducia, un arricchito desiderio di continuare a fare performance art e di diffonderla in Italia, la certezza che questa è la mia strada.