Laura Maltinti

Laura Maltinti

Destinazione

Minneapolis - Minnesota - United States of America

Periodo
-
Partita
Il progetto (e info su ente)

Lo scambio con il MCAD nasce per poter sviluppare competenze maggiori nell'ambito di grafica e produzione artistica editoriale. Questo scambio permetterà all'artista di poter approfondire l'argomento di tesi che discuterà a luglio presso l'ISIA di Firenze. Laura Maltinti sta infatti realizzando il progetto di tesi con Cartavetra, una galleria-laboratorio nata a novembre 2015 a Firenze. L’intento è quello di trasformare l’amore per la carta e la stampa a mano in un carattere distintivo, mettendo a punto un proprio e unico progetto editoriale, legato agli artisti e alla propria produzione.

ENTE INVITANTE

MCAD - Minneapolis College of Art dal 1886 è un ente privato senza scopo di lucro di quattro anni che propone un percorso post laurea di quattro anni. Attraverso corsi di laurea, programmi di certificazione, corsi di formazione continua, mostre e una serie di altre attività il MCAD trasforma il mondo attraverso la creatività.

Intervista

di Alessio Posar

Come ti sei avvicinata alla stampa a mano? E a Cartavetra e il MCAD?

Cartavetra è una giovane realtà fiorentina dedita all’arte – illustrazione principalmente. Si tratta di una galleria laboratorio in Via Maggio a Firenze, che organizza mostre e attività nel suo spazio. A capitanare la realtà ci sono Brunella, Pietro, Rosita e Luna, artisti di percorsi e interessi diversi. Ognuno di loro porta un po’ di sé in tutto quello che accade dentro a Cartavetra.
Sono entrata in contatto con questa realtà grazie a Giulia, la mia relatrice per la tesi di diploma specialistico in comunicazione presso l’ISIA di Firenze. Il progetto, discusso a Luglio e portato avanti assieme alla mia collega Isabella, ha indagato e ottimizzato la strategia di comunicazione di Cartavetra. All’interno del progetto abbiamo previsto di realizzare almeno una pubblicazione legata alle attività dello spazio. Un catalogo che sia sviluppabile in due versioni: una su grande scala, e una a tiratura limitata. Questa seconda versione prevede la realizzazione interamente a mano, con tecniche di illustrazione, e stampa, selezione dei materiali e rilegatura manuale, tutti elementi che rappresenterebbero a pieno la realtà pratica e materica di Cartavetra.
Con questi obiettivi, e la voglia di entrare a pieno nel mondo dei libri e delle pubblicazioni, ho deciso di partecipare alla selezione per il progetto di scambio che da diversi anni l’ISIA e l’MCAD stanno portando avanti.
Grazie a questa esperienza sto avendo modo di approfondire le mie conoscenze, ma soprattutto di implementare le mie capacità pratiche. Si lavora molto con la materia e la stampa. Ogni settimana prevede un assignment diverso, finalizzato a realizzare complessivamente tre “grandi” progetti finali per classe. Ogni assignment apporta qualcosa di nuovo al mio bagaglio e mi da nuovi input su cui poter lavorare al mio ritorno.
Sono molto entusiasta di questa esperienza, che completa la formazione avuta fino ad ora. I ritmi sono davvero frenetici, per una sempre maggiore produttività: molto simili al mondo del lavoro.

Cosa riguarda il tuo progetto editoriale?

Nel progetto finale della classe di Books: materials and techniques (in gergo bookbinding), che è la più manuale e la più vicina al mondo del libro d’artista, intendo sviluppare proprio un progetto dedicato a Cartavetra, per permettermi di esplorare tecniche e materiali in grado di apportare ad un prodotto stampato quel valore in più che gli possa permettere di vivere in una galleria d’arte: in esposizione e in vendita. Qualcosa che possa distinguere lo spazio e la sua identità dalle altre di cui Firenze è ricca.
Purtroppo non ho ancora potuto fare esperienza di stampa a mano, ma prima di concludere il percorso avrò modo di lavorare con serigrafia e letterpress, e probabilmente anche stampa fotografica. Ho potuto intanto accontentarmi del grande strumento che è la Risograph!

Resoconto

di Alessio Posar

Un catalogo artistico che è anche arte. Com'è stato accolto?

Il catalogo è stato accolto molto bene. Erano tutti molto entusiasti sia del progetto sviluppato, del concept, che della sua realizzazione. La parte manuale ha sicuramente dato un valore aggiunto al catalogo.

Cosa ti ha lasciato quest'approccio pratico e manuale all'editoria?

L’approccio manuale alle cose è certamente quello che ti dà l’esperienza sul campo, che ti insegna a non fare più certi errori e a correggerti mentre lavori. Ti fa capire le potenzialità di un materiale o di un prodotto e i suoi limiti. Certamente apre tutt’un altro mondo, lontano dal mainstream.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sarebbe bello poter riuscire a lavorare nel campo dell’editoria indipendente, o almeno poter non abbandonare l’aspetto manuale, che ti fa vivere la realizzazione di un progetto in maniera molto più piena. Per adesso sto cercando di organizzare i miei lavori, così da presentarmi in modo dignitoso a qualche buono studio!