GIOVANE FOTOGRAFIA ITALIANA#11

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DAL 30 OTTOBRE È APERTA L’ OPEN CALL GIOVANE FOTOGRAFIA ITALIANA#11 | PREMIO LUIGI GHIRRI 2024  

CONTAMINAZIONI È IL TEMA GUIDA PRESCELTO 

 

 

Foto © Andrea Camiolo, The Manhattan Projetc

 

Una giuria internazionale selezionerà i 7 finalisti che esporranno in una mostra collettiva a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, a Palazzo dei Musei a Reggio Emilia, e durante il festival Fotografia Europea (26 aprile – 9 giugno 2024), si contenderanno il prestigioso Premio Luigi Ghirri. Il vincitore del Premio avrà anche la possibilità di esporre in Triennale Milano.

In palio per gli altri finalisti: con la menzione Nuove traiettorie una residenza d’artista e una mostra a cura dell’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, ma anche borse di studio per partecipare alle letture portfolio di Fotofestiwal Łódź e due residenze d’artista nella foresta Dalby in collaborazione con Photoworks Brighton. 

È Contaminazioni il tema dell’ Open Call Giovane Fotografia Italianai#11 | Premio Luigi Ghirri 2024, a cui è possibile partecipare dal 30 ottobre al 3 dicembre 2023. Il progetto originale del Comune di Reggio Emilia, attuato con diverse partnership nazionali e internazionali, è dedicato alla promozione delle più interessanti ricerche della scena artistica italiana under 35. 

“L’emergenza climatica - spiegano i curatori Ilaria Campioli e Daniele De Luigi - sta sempre più spingendo il pensiero contemporaneo a mettere in discussione il paradigma antropocentrico che ha caratterizzato i secoli recenti. A fronte della convinzione che la natura sia uno spazio di alterità a misura e a disposizione dell’uomo - luogo incontaminato del buono e del bello, in cui in cui rifugiarsi ed evadere, o risorsa da sfruttare e plasmare - emerge l’idea che la natura non esista come condizione primigenia biologicamente determinata, e che tutto il pianeta derivi da processi trasformativi operati da soggetti multispecifici, a ciascuno dei quali andrebbe riconosciuta capacità e volontà configurativa. Se “il pianeta è un enorme e corale giardino dove ci si coltiva tutti a vicenda” (Emanuele Coccia), l’immagine contemporanea è in grado mostrare nuove possibili relazioni tra gli uomini (nel loro essere individui, comunità, specie) e il resto del vivente, che non si fondino su un'idea di superiorità e dominio, ma esplorino gli spazi intermedi, le zone di contaminazione e di reciproca trasformazione?". 

A partire da queste riflessioni l’invito della Call a fotografi/e under 35 italiane/i anche residenti all’estero oppure straniere/i attualmente residenti in Italia è quello di presentare progetti e ricerche artistiche che escano dal riduzionismo binario tra città e natura, controllo e anarchia, normale e difforme, utile e inutile, collocandosi nello spazio intermedio delle ambiguità, delle incertezze, degli slittamenti e delle difformità.  

Per maggiori informazioni clicca qui.

Julia Bunnemann di Photoworks Festival di Brighton; Ilaria Campioli e Daniele De Luigi per Giovane Fotografia Italiana di Reggio Emilia; Krzysztof Candrowicz per Fotofestiwal a Łódź, Polonia; Lisanne van Happen per Fotodok a Utrecht compongono la giuria internazionale che selezionerà i 7 finalisti. Oltre alla possibilità di esporre in una mostra collettiva a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi, a Palazzo dei Musei a Reggio Emilia durante il festival Fotografia Europea (26 aprile – 9 giugno 2024), ricevendo ognuno un contributo di  1.500 euro a copertura delle spese sostenute per la mostra, gli artisti si contenderanno il prestigioso Premio Luigi Ghirri, del valore di 4.000 euro, che sarà assegnato da una giuria ad hoc, presieduta da un membro della direzione artistica di Fotografia Europea, e composta, tra gli altri, da un componente della famiglia Ghirri e da un rappresentante di Triennale Milano.  

L’istituzione del Premio Ghirri testimonia da un lato il forte rapporto che lega l’autore a Reggio Emilia, città che ne valorizza l’opera con mostre temporanee a Palazzo dei musei e custodisce l’archivio presso la Fototeca della Biblioteca Panizzi e, dall’altro, i punti di contatto tra la sua ricerca artistica, votata alla riflessione su questioni quali la percezione, la rappresentazione e la sperimentazione, e lo spirito stesso di Giovane Fotografia Italiana, attenta alla ricerca, all’inedito e all’apertura alla contaminazione dei diversi linguaggi espressivi. 

Il nuovo vincitore del Premio, dopo Giulia Mangione, Giulia Parlato, Iacopo Pasqui, Vaste Programme, Marina Caneve, avrà inoltre la possibilità di esporre una versione più ampia del suo progetto in una mostra personale in Triennale Milano (inverno 2025).  

Giovane Fotografia Italiana offre inoltre altre opportunità. Con la menzione Nuove traiettorie. GFI a Stoccolma, promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Stoccolma, un artista, prescelto tra i sette selezionati, potrà svolgere un periodo di studio e ricerca durante il quale dovrà produrre un progetto artistico che sarà esposto in una mostra a cura dello stesso Istituto. 

Tre finalisti di GFI poi avranno la possibilità di partecipare al programma di letture portfolio Photo-Match nell’ambito di Fotofestiwal Łódź in Polonia, previsto nel giugno 2024 e riceveranno una borsa di studio a copertura delle spese di viaggio e alloggio. 

Infine Photoworks insieme alla Dalby Forest, Forestry England, come partner del Premio Luigi Ghirri, offrono a due fotografi l'opportunità di una residenza d'artista immersiva ed ecologica della durata di una settimana nel cuore della Dalby Forest, nel North Yorkshire, Regno Unito, insieme a tutoraggio, introduzione al team e agli ecosistemi della foresta e opportunità di networking. 

Giovane Fotografia Italiana #11 | Premio Luigi Ghirri 2024 è promossa da Comune di Reggio Emilia, in partnership con IIC di Stoccolma e Triennale Milano. In collaborazione con GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani; Fotografia Europea; Fotodok, Utrecht; Fotofestiwal Łódz in Polonia; Photoworks, Brighton. Con il contributo di Reire srl e Gruppo Giovani Imprenditori Unindustria Reggio Emilia. 

 

 LA GIURIA  

Julia Bunnemann è ricercatrice, autrice e curatrice presso Photoworks, dove è responsabile dello sviluppo del festival e del programma curatoriale. Dopo aver conseguito un Master in storia dell’arte al Courtauld Institute of Art di Londra, ha insegnato al corso internazionale di curatela presso l'HS Hannover, in Germania. In precedenza ha lavorato come assistente curatrice per la Triennale di fotografia di Amburgo e per House of Photography Deichtorhallen, uno dei più grandi spazi espositivi per la fotografia in Germania. 

Ilaria Campioli è curatrice della sezione di fotografia di Palazzo dei Musei a Reggio Emilia. Ha lavorato per il Louvre, la Collezione Maramotti e il festival Fotografia Europea per cui ha curato diversi progetti, alcuni dei quali dedicati ai libri fotografici. Ha collaborato con Joan Fontcuberta, Erik Kessels e Sarah Moon seguendone in particolare la produzione editoriale. Dal 2018 è curatrice del premio Giovane Fotografia Italiana. Ha curato diverse mostre tematiche dedicate all’opera di Luigi Ghirri. 

Krzysztof Candrowicz è cofondatore di Foundation of Visual Education e di Fotofestiwal Lodz in Polonia, nel 2013 è nominato direttore artistico di Triennial of Photography di Amburgo e dal 2018 lavora come curatore per CICLO Biennial a Porto. Lavora a livello internazionale come curatore e professore ospite in numerose organizzazioni e come giurato in progetti, tra i quali i Rencontres d’Arles, Deutsche Börse Photography Prize, Hasselblad Award, Robert Capa Award e molti altri. 

Daniele De Luigi è curatore di Fondazione Modena Arti Visive, dove si occupa di arte e fotografia contemporanea e ha curato mostre personali (tra cui Luigi Ghirri, Candice Breitz, Jordi Colomer, Willie Doherty, Quayola) e collettive. È curatore dal 2012 di Giovane Fotografia Italiana - Premio Luigi Ghirri. È docente presso la scuola di fotografia Fondazione Studio Marangoni di Firenze e la LABA di Brescia.  

Lisanne van Happen lavora come curatrice, fundraiser e produttrice specializzata nel campo della fotografia documentaristica, con particolare interesse per le questioni sociali. Si sforza di stabilire connessioni e collaborazioni tra le persone, in modo che il risultato sia maggiore della somma delle sue parti. Attualmente lavora per l'Accademia d'Arte St. Joost ed è responsabile per lo sviluppo dei talenti presso FOTODOK, dove sviluppa programmi di sostegno economico, concettuale e produttivo per fotografi emergenti.