Circumnavigando Il Circo che Racconta 2023

Circumnavigando Il Circo che Racconta 2023

Circumnavigando, il Festival Internazionale di Circo Teatro che ogni anno invade cortili, piazze e palcoscenici di tutta Genova, torna in scena dal 14 al 30 dicembre con un cartellone che coinvolge gli artisti di 3 continenti, in una festosa rivoluzione sul senso dell’arte circense oggi, per ricordare a tutti una cosa semplice, ma a volte dimenticata: attraverso il linguaggio del corpo, il virtuosismo, la meraviglia, la magia e la suspense che della sua arte sono la peculiarità più profonda e antica, il circo racconta storie. CircusTale / Il circo che racconta – il titolo scelto da Sarabanda I.S. per questa XXIII edizione – vuole comunicare con forza quanto sia diventata importante, nel circo come nel teatro, la dimensione del racconto. L’autore di circo scrive per ogni performance una vera e propria drammaturgia, basata sullo sviluppo di un tema, di un’idea astratta o di una storia. E anche se il più delle volte non è espressa con le parole, quella a cui assiste il pubblico è a tutti gli effetti una narrazione.

Questa particolare consapevolezza sarà il filo conduttore di un mese di spettacoli, laboratori e proiezioni nel centro storico e nella periferia della città che proporranno al pubblico le esperienze più sorprendenti e innovative del panorama internazionale. A cominciare dall’affascinante passo a due in forma sferica inventato da Liam Lelarge e  Kim Marro (Francia) nel loro ipnotico “La boulle” (27 e 28 dicembre, Palazzo Ducale); “Fora”, l’assolo spettacolare di Alice Rende (Brasile), una novella Houdini che evade dai 65 centimetri quadrati della sua prigione in plexiglass, per raccontare il desiderio di libertà e di fuga da ogni stereotipo (27 dicembre, Teatro Nazionale – Sala Mercato); il volo acrobatico e metaforico dei performer di Fabbrica C in “Bello!”, una sfida alle convenzioni fisiche e mentali sulla bellezza (28 dicembre, Teatro delle Tosse – Sala Trionfo); il toccante “Time to Tell” di David Gauchard e Martine Palisse (Francia), un mix perfetto di jonglerie e parola che unisce il virtuosismo più diabolico al racconto lucido di una malattia (29 dicembre, palazzo Ducale); la suggestiva sperimentazione tra funambolismo, marionette, oggetti e voce di  Chiara Marchese, che nel suo “Le poids de l’âme – tout est provisoire” (Francia) mostra la fragilità del nostro illusorio equilibrio (29 dicembre, Teatro Nazionale – Sala Mercato);  la poetica intimità di “C’est l’Hiver, le Ciel est Bleu”, uno spettacolo della Compagnia Diagonale du Vide (Francia) che utilizza tecniche circensi per immergerci nei paesaggi interiori di ciascun personaggio, mostrandoci come la solitudine possa essere anche gioiosa e a volte persino liberatoria (30 dicembre, Teatro Nazionale – Gustavo Modena); per proseguire con l’energia dirompente dei giovani acrobati della FLIC, la rinomata Scuola di Circo di Torino (16 dicembre, al TIQU).

Tra i molti ospiti anche i Samovar e la loro Officina Oceanografica Sentimentale”, uno spettacolo per 7 viaggiatori in una magica “roulotteatro”, con spatole, rotelle, onde e in conclusione una poesia di Erri de Luca (dal 26 al 29 dicembre ai Giardini Luzzati – Spazio Comune); il netturbino acrobatico inventato dall’artista marocchino Said Mouhssine, che con il suo “Taroo” (‘bidone’) pulisce piazze e vie tra evoluzioni parkour e miracolose magie (26 dicembre, a Palazzo Ducale).

“In Italia l’aspetto intimamente narrativo dell’arte circense non è ancora riconosciuto, contrariamente a quanto accade in altre parti d’Europa e del mondo.” – afferma Boris Vecchio, che dirige Circumnavigando Festival Sarabanda I.S.,  coadiuvato da Barbara Vecchio Sabrina Barbieri – “Ci siamo chiesti come colmare questo vuoto, e CircusTale / Il circo che racconta è la nostra risposta in questa direzione, un piccolo contributo alla comprensione della sorprendente profondità di quel genere di spettacolo che comunemente viene definito ‘circo contemporaneo’, ma che a noi piace chiamare semplicemente ‘circo’.”