TUTTO é BENE
TUTTO é BENE
"Tutto è bene” è un lavoro di Antonio Tancredi e Cristiano Fabbri, che “dialoga” in forma teatrale con il poemetto: “Il terremoto di Lisbona” di Voltaire.
Una messa in scena che chiama il pubblico alla partecipazione, un’agorà dove si condivide la questione del male, della sua inevitabilità e del suo persistere e mantenere in scacco la nostra natura mortale e debole, sempre in cerca di consolazione, di una guida e di una salvezza.
È un percorso attraverso domande aperte, un dialogo tra attore e partecipanti, tra parola e azione, tra tentare e attendere una risposta, in un luogo dove possiamo solo affidarci ai nostri sguardi e alla condivisione dell’inevitabilità del nostro destino, provvido di quantità incerte di felicità.
“Tutto è bene”, è un assunto di molti, forse un principio filosofico, fideistico, una frase fatta che chiama alla contestazione – se solo per un attimo riflettiamo sulla vita, sulla realtà dei fenomeni che la rappresentano, non possiamo far altro che smentirla. Ma forse non avremmo pienamente ragione, forse perché è proprio la ragione che per sua natura non ci permette di comprendere quello che è incomprensibile?
“Tutto è bene” è un modo di pensare, di dire, di credere, che questo mondo nel quale viviamo, è il migliore dei mondi possibili; la nostra condizione è quella di privilegiati, eletti, figli di un Dio, o nel peggior dei casi: solo il risultato migliore nell’evoluzione di una specie. Davvero? Davvero in questo caos fatale noi possiamo pensare che tutto quello che accade, non solo a noi, ma a tutte le creature di questa terra, sia sempre a fin di bene? Il minore dei mali o una legge, un principio generale per consentirci di espiare e riflettere, di scegliere realmente tra un bene ed un male, di adempiere ad una funzione? Davvero non ci è dato conoscere sino in fondo il nostro scopo, i fini del tutto? Ma perché poi dovrebbe esserlo?
Parafrasando Voltaire: “la natura è l’impero della distruzione”. Tutto è destinato a dissolversi, a perire, e noi che abbiamo in eredità ed in dote il pensiero e la capacità della parola, ci aggrovigliamo nelle dissertazioni, nelle spiegazioni, nella ricerca dei perché e nelle ipotesi più improbabili. La verità è che ancora oggi non sappiamo nulla, non sappiamo nulla delle origini del male e della sua natura. Il male esiste e regna ovunque sulla terra. Poveri mortali infelici: tutto è in guerra!
Crediti: Di e con: Antonio Tancredi e Cristiano Fabbri Foto e Elementi scenografici: Balàzs Berzsenyi