LetterAzione - FORTITVDO

LetterAzione - FORTITVDO

(penna e matite su carta / pen and pencils on paper)

 

(ITALIANO)

"Fortitvdo", sintetizzabile quale la qualità/virtù della Forza non solo fisica ma caratteriale e d'animo, il coraggio e la fermezza nel perseguire il giusto di fronte alle avversità (Platone, "Lachete"): la "Fortezza".

(dai "Dialoghi Morali" di Lucio Anneo Seneca)

"Ti riappacificherò con gli dèi, sempre benevoli con i buoni. Ciò che è bene non può, per natura, danneggiare le persone oneste; e tra queste e gli dèi esiste un rapporto di amicizia basato sulla virtù. Anziché di amicizia dovrei parlare di parentela, di somiglianza, perché l'uomo giusto differisce dalla divinità solo per la sua condizione mortale; egli ne è infatti discepolo, imitatore, vera prole, educata rigidamente - come sempre avviene coi padri severi - da quel sommo creatore, inflessibile nell'esigere la virtù. (...) l'abbattersi delle avversità non piega l'animo dell'uomo forte; esso resta qual è e adatta a sé tutto quanto gli accade; perché è più forte di ciò che avviene fuori di lui. Egli sente certamente le avversità, ma le domina e, mentre è di natura tranquillo e sereno, sa però ergersi contro di esse. Considera tutte le sventure come prove.

(...) Vi prego, non spaventatevi se gli dèi immortali usano queste prove come stimoli per il vostro animo; la sventura è occasione di virtù. A ragione dovrebbero chiamarsi infelici quelli che intorpidiscono per l'eccesso di buona fortuna (...) Qualunque cosa capiti loro è una novità; il male colpisce più duramente gli inesperti; il giogo è particolarmente pesante per i colli più delicati; la recluta impallidisce al pensiero della ferita (...) per questo Dio fortifica, mette alla prova, esercita di continuo quelli che ama; mentre lascia indifesi di fronte ai mali futuri chi sembra favorire e proteggere.(...) Gli dèi seguono dunque con gli uomini virtuosi lo stesso metodo dei maestri coi buoni allievi; da questi infatti sono più esigenti, perché in essi ripongono maggiori speranze.(...) E' dunque nell'interesse stesso degli uomini virtuosi trovarsi spesso di fronte a vicende che incutono timore, perché imparino a non spaventarsi di nulla e a sostenere serenamente quelli che diventano mali solo quando vengono mal sopportati.(...)[parlando degli uomini virtuosi] Ma perché subiscono queste prove? Per insegnare agli altri a sopportarle: sono nati per servire da esempio.

 (...) [il Dio parla agli uomini forti/virtuosi] Ogni bene l'ho posto dentro di voi; la vostra fortuna sta nel non avere bisogno della fortuna". 

(...) Il fuoco prova l'oro, le sventure gli uomini forti. "