Sonar (Sound Art)

Sonar (Sound Art)

Performance Sound Art 2016

 

 

SONAR! Interferenze sonore  

Etimologia: ← dalla loc. ingl. SO(und) N(avigation) A(nd) R(anging), propr. ‘navigazione e localizzazione per mezzo del suono’. 

Sonar intende, invadere lo spazio e avvolgere chi lo abita nel qui ed ora. 

Il contesto artificiale all’interno del quale Sonar si trova ad operare, prende forma e acquisisce sostanza sia materiale sia immateriale, dal momento che Sonar si presenta sottoforma di onda sonora a medio-bassa frequenza. Un epicentro dal quale molteplici vibrazioni impattano contro il singolo soggetto/oggetto che in quel preciso istante si trova ad occupare un preciso spazio in un altrettanto preciso tempo.

 

Nel concepimento dello spazio e del tempo, solo apparentemente razionale, si presta l’azione performante sedotta e accompagnata dagli Hz del Sonar di ogni singolo individuo presente, accuratamente bendato per i primi momenti dell’azione sonora.

 

Vibrazioni che agiscono su stati emozionali interni, questa è la valenza dell’inibire un senso come quello della vista, per recuperarlo solo successivamente. Dobbiamo vederci dal di dentro.

La risposta in questo caso si trova nella centralità dell’evento stesso, nel percepibile, nel centro e nel grigio, solo in questo modo sarà fruibile il confine entro la quale vive la nostra percezione.Al suono del Sonar, i presenti potranno spogliarsi dalle bende, riacquisire il senso della vista, mentre le proiezioni su parete di alcuni video, faranno si che il ritorno all’uso dei principali sensi nella loro totalità possa risultare un percorso di passaggio sensoriale.Questo progetto di soundart, inziato nel 2014, è in corso tutt’oggi, trasformandosi nel tempo e assorbendo più linguaggi al suo interno.

 

 

Giovanni Barbera